"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

sabato 30 giugno 2012

Ultime notizie dal Comitato SOS C&C

Ciao a tutti!

Ecco le ultime notizie dal Comitato SOS C&C.

- Lunedì, su "La Nuova di Venezia e Mestre", è uscito l'articolo che annuncia che il processo in Corte d'Appello agli 11 imputati per traffico di rifiuti pericolosi nel Nordest è andato in prescrizione. Vi allego l'ultimo articolo, ma anche il precedente, perchè aumenterà il vostro sconcerto:
C&C, finisce tutto in prescrizione
Rischio prescrizione «Accelerate il processo C&C»

- Annachiara è stata contattata da Sambi, giornalista del Mattino, che le chiedeva la reazione del comitato. Ecco quanto ha scritto Annachiara: Comunicato stampa del 28.6.2012

Presto avremo altre novità e ve le comunicheremo.
Per intanto cari saluti

                            Maria Angela

martedì 5 giugno 2012

Elettori in libera uscita dai partiti


L'Italia è un paese ingessato dalla Costituzione del '48.

Può sembrare un'affermazione irriguardosa verso una Carta Costituzionale che ha egregiamente garantito la nostra convivenza civile degli ultimi 64 anni e irriverente verso i Padri Costituenti che l'hanno redatta e i Padri della Nazione che l'hanno onorata e salvaguardata fino ai nostri giorni.

Purtuttavia è proprio il profondo rispetto che nutriamo per i principi di libertà e di eguaglianza, di democrazia e solidarietà, scritti col sangue dei martiri della resistenza e scolpiti col fuoco della guerra civile, che ci spinge a richiedere con forza di riprenderla in mano per esaminare se non sia giunto il momento di adeguarla ai mutati tempi e modi della democrazia contemporanea.

Il Paese, l'Italia, la Nazione, il Popolo non sono più gli stessi che uscivano da due conflitti mondiali e da una dittatura ventennale. Per fortuna gli italiani non sono rimasti uguali a se stessi, sono cresciuti sia nella coscienza civile, sia nelle forme di partecipazione democratica.

Per di più oggi le formazioni sociali e politiche che diedero vita all'attuale ordinamento costituzionale nel primo dopoguerra (quelli che, non a caso, furono sempre indicati come i partiti dell'arco costituzionale) soffrono una drammatica crisi di consenso.

Infatti la stragrande maggioranza degli italiani non si fida più dei partiti, quel 4% di fiducia residua, come risulta dai sondaggi, è, con tutta probabilità, costituito da coloro che vivono per la politica.

Vediamo dunque, a fronte di queste evidenze, quali potrebbero essere i punti da porre all'ordine del giorno per aprire una riflessione politica sulle necessarie riforme costituzionali ed istituzionali.

  1. Bilanciare la rappresentatività parlamentare con adeguati strumenti di democrazia diretta, già peraltro previsti ed applicati con successo presso altre costituzioni repubblicane e federali (possiamo citare quali esempi di rango gli Stati Uniti d'America e la Confederazione Svizzera). Tra questi elenchiamo l'abolizione del quorum per i referendum, il referendum popolare propositivo e la proposta di legge a voto popolare.
  2. Statuto giuridico dei partiti, dei movimenti e delle associazioni che aspirano a governare il paese. Codice etico ed obbligatorietà della certificazione e della pubblicazione dei bilanci. E' il minimo che si può chiedere a coloro dalle cui scelte potrebbe dipendere il comune destino della Nazione.
  3. Regolamentazione delle Primarie. Ci sembrerebbe perlomeno strano che alcune formazioni designassero i propri candidati tenendo le primarie su base volontaria mentre altre no: quali garanzie di democrazia potrebbero dare e gli uni e gli altri?
  4. Leggi elettorali, regolamentazione dei rimborsi delle spese elettorali e delle indennità degli eletti. Si tratta di legislazione assai delicata, punto di connessione fiduciaria tra gli elettori e gli eletti, non può essere demandata a semplice legge ordinaria. Sarebbe opportuno prevedere anche un istituto di revoca dell'eletto che sia risultato assente o inadempiente nel corso del suo mandato o si sia macchiato di reati contro il bene comune.
  5. Federalismo solidale, inteso come unità dei distinti, in base al principio di sussidiarietà verticale, non come mero decentramento amministrativo o, ancor peggio, diaspora di popolo.
  6. Semplificazione politica ed amministrativa: eliminazione delle funzioni ridondanti delle due Camere legislative, riduzione (tramite accorpamento) del numero delle province, dei comuni e delle circoscrizioni.

La richiesta di innovazione da parte dei cittadini si sta facendo pressante, sulla spinta della crisi economica e valoriale, che si mangia giorno per giorno i nostri risparmi e il nostro futuro. Non gioverebbe a nessuno volgere lo sguardo da un'altra parte, magari puntando il dito sulla corruzione, sulla mafia, sulla crisi globale, sulle calamità naturali (che poi tanto naturali non sono). Queste le abbiamo sempre avute e, con ogni probabilità, sempre le avremo. L'occasione di fare un passo avanti verso la democrazia dei cittadini responsabili è adesso. Dopo potrebbe essere troppo tardi.

Noi, intanto, ci siamo già messi al lavoro, se volete potete darci una mano, qui un elenco delle città dove si può andare a firmare (solo fino al 17 luglio) la proposta di legge popolare per introdurre gli strumenti della Democrazia Diretta in Italia:


Il terremoto in Emilia

Due articoli sul recente terremoto che ha scosso l'Emilia, due punti di vista sullo stesso avvenimento, due risposte che appaiono antitetiche, ma, se vogliamo, anche complementari.

Io industriale, predico una religione estinta

Il terremoto in Emilia e gli orologi

Non li commento, non li sintetizzo ... prendetevi il tempo per leggerli, vi farà un gran bene, come l'ha fatto a me.