"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

giovedì 3 marzo 2011

Serata partecipativa ad Albignasego

Serata strepitosa, abbiamo scoperto che è possibile decidere insieme il futuro della nostra città e che in molte parti del mondo tanti cittadini già lo fanno!

Nel blog di Paolo Michelotto, che ringraziamo di essere venuto tra noi gratuitamente, trovate la cronaca della serata e un resoconto delle decisioni prese:
Serata partecipativa ad Albignasego

A conclusione della serata sono stati raccolti 70 euro che saranno utilizzati a copertura delle spese della sala.

Qualcuno ha potuto portarsi a casa una copia, sempre gratuita, del libro di Paolo:

con la promessa che l'avrebbe letto ... attendiamo le sue impressioni su questo stesso blog!

5 commenti:

  1. La serata con Paolo è andata bene. C'erano Pir che rappresenta Padova, Il capogruppo (PD) dei consiglieri di opposizione di Albignasego (24.000 abitanti) + il consigliere Enrico, l'osservatore dei comitati di lotta della Riviera del Brenta (Roberta Manzi), un nucleo di Piove di Sacco che probabilmente replicherà in loco la serata, un osservatore dei comitati di lotta contro l'inceneritore, un nucleo attivo di cittadini di Albignasego (in gran parte amici di Enrico), due osservatori significativi di "Io Decido Venezia-Mestre". Il tutto contenuto nel numero ristretto di una 30na persone.
    Invitato da Paolo ho fatto una mini-presentazione della Rete Civica Italiana.
    Idee:
    A] sviluppare al massimo il lavoro locale partecipando ai consigli comunali e organizzando costellazioni di "La parola ai cittadini" LOCALMENTE in modo autogestito. Abbiamo imparato come si fa, è semplicissimo. In ogni caso abbiamo tutto il materiale del blog di Paolo e la sua assistenza.
    B] idem nei quartieri di Padova (Pir) o Padova tout court
    C] organizzare la settimana della Democrazia Diretta (Tour DD) vedi blog di Paolo Michelotto
    D] mantenere i contatti con Piove di Sacco, Riviera del Brenta (vedi allegato), Venezia
    La mia preferenza è per un lavoro il più possibile locale e dal basso, con ramificazioni orizzontali di rete. E affrontare da subito problemi reali (verde, urbanizzazione, salute, viabilità, cultura, orti sociali, etc) per dare vita alla sovranità popolare.
    Quanto ai partiti vanno valutati in termini razionali in base ai risultati pratici della loro azione: non ti puoi fidare di strutture politiche che hanno portato l'Italia alla situazione attuale, totalmente incapaci nel corso degli ultiumi 60 anni di evitare lo sfacelo presente.

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  2. Riccardo (Piove di Sacco):
    Serata interessantissima! specie quando Paolo Michelotto ci ha fatto un excursus sulla storia del referendum svizzero, ove non esiste il quorum (come in Francia, Spagna, Gran Bretagna, ecc) mentre esiste in Italia, Polonia, Repubblica ceca e altri paesi dell'est europa!
    Potente l'esempio di partecipazione diretta con decisione presa immediatamente (il meeting town sarebbe inoltre un sistema da approfondire)
    Spero di portare a Piove di Sacco una esperienza del genere!
    Un sentito grazie agli organizzatori.

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  3. Completo l'elenco delle città e dei comuni da cui provenivano i partecipanti (in ordine di numerosità), perché mi sembra un segnale importante:

    Albignasego
    Padova
    Piove di Sacco (PD)
    Arzergrande (PD)
    Due Carrare (PD)
    Campodarsego (PD)
    Venezia
    Mirano (VE)
    Rovigo

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  4. Alberto (Piove di Sacco)18 marzo 2011 alle ore 17:47

    La serata è stata molto interessante soprattutto perchè permette di capire la concretezza delle decisioni prese assieme; si decide subito senza perdite di tempo e la decisione è quella che fa gli interessi della maggioranza.
    Spero proprio che riusciremmo ad organizzare una serata analoga a Piove di Sacco per poter diffondere il più possibile il concetto di democrazia diretta che in molti nemmeno sanno esistere.

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  5. Caro Alberto,
    grazie delle tue impressioni.
    Una piccola puntalizzazione su quanto dici riguardo alla decisione: non è sempre facile decidere, costruire un parco è un tipo di decisione, entrare in guerra è un altro tipo di decisione, ci sono responsabilità e conseguenze che possono travalicare le capacità dei singoli decisori.
    E' necessario, a mio parere, in particolare nei casi più gravi, arrivare ad una decisione ampiamente condivisa, non da una semplice maggioranza, ma da una maggioranza qualificata, che abbia partecipato a fondo, abbia acquisito la conoscenza nel merito della decisione e sia disponibile ad assumersi tutte le responsabilità delle conseguenze della decisione adottata.

    Questo processo partecipativo, conoscitivo e deliberativo potrebbe richiedere tempo e risorse.

    Non vorrei esagerare nel dire che la decisione presa, in questi casi, diventa essa stessa un "bene comune" al pari dell'oggetto concreto su cui si delibera.

    Cordiali saluti e ancora grazie di avermi dato la possibilità di esprimere un punto di vista più generale.

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