"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

mercoledì 19 dicembre 2012

Salviamo l'azionariato popolare diffuso!

Ho firmato anch'io la Petizione al Ministro dell'Economia e delle Finanze: "Salviamo l'azionariato popolare diffuso"

Non avrei potuto fare diversamente.

Perché sono azionista di Banca Etica da molti anni e credo nei valori della finanza etica e del risparmio responsabile.

Perché c'è un altro aspetto di questo provvedimento fiscale, oltre al minimo di imposta di 34,20 euro, che non mi piace per niente: per l'anno 2012 è previsto un tetto massimo di imposta di 1200 euro/anno.

Questo comporta esentare dall'imposta la quota dei patrimoni che eccede il milione e 200.000 euro (con l'attuale aliquota dello 0,1%).

Se possiedo un milione e 200.000 euro a deposito pago 1200 euro, se possiedo 12 milioni di euro a deposito pago sempre 1200 euro, cioè 10 milioni e 800.000 euro (il 90%) sono esenti.
Perché non andare nella fascia patrimoniale oltre il milione e 200.000 euro a recuperare le risorse che attualmente si sottraggono ai piccoli e piccolissimi patrimoni?
Notare come viene presentata l'imposta: "si paga da un minimo di 34,20 euro ad un massimo di 1200"; questo modo di procedere appare bilanciato se non si chiarisce che i 34,20 euro li pagano tutti, anche chi avesse depositato solo 50 euro, mentre oltre i 1200 euro non si paga nulla!

Ovvero, i micropatrimoni pagano secondo aliquote stratosferiche ... che possono rasentare l'assurdo (pensate: 34,20 euro su 50 o 100 euro di azioni di Banca Etica, corrispondenti al 62% o il 32% del capitale), i grandi patrimoni pagano secondo aliquote progressivamente decrescenti, dallo 0,1% allo 0,01% ... fino a divenire insignificanti (tanto più insignificanti quanto più son grandi, enormi, monster).

La progressività dovrebbe essere una caratteristica del nostro ordinamento tributario; l'art. 53 della Costituzione disporrebbe in tal senso:
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
In questo caso si è deciso l'esatto contrario: chi potrebbe contribuire di più pagherà di meno. Questo provvedimento è incostituzionale e potrebbe essere impugnato da qualsiasi cittadino italiano!

Tutto questo non vi riporta alla mente quel motto del capitalismo:
"Togliere poco a molti per dare molto a pochi"?
Ma che bella pensata, Signor Ministro e Signor Presidente del Consiglio!

E voi amiche e amici, riflettete e agite di conseguenza! Pensate a quale taglio (nel senso di prospettiva) volete dare alla politica del bel paese ... tra qualche mese!

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