"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

lunedì 2 settembre 2013

L'illusione della crescita!

Il paradigma della crescita

Fonte "" di Domenica 1 Settembre 2013

Siamo sinceri: tra i mille problemi che l’Italia si trova ad affrontare, quello dell’Imu non è certo il principale. Ma qualche riflessione vale comunque la pena di farla, dato che in ogni caso – sotto altra forma o sotto altro nome poco importa – il tema della giusta tassazione degli immobili si ripropone puntualmente ogni anno. Conti alla mano, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa ha più un valore simbolico che di reale aiuto ai bilanci familiari. Non solo: in proporzione a guadagnarci sono i ceti più abbienti, quelli che possono permettersi abitazioni più grandi e in quartieri migliori, non certo chi con fatica sta pagando il mutuo per un bilocale in periferia. Poi, certo, ogni risparmio è ben accetto. Ma se il contrappasso è quello di vedersi alzare ancora le tariffe comunali – o peggio di veder ridotti i servizi che l’Imu contribuisce a pagare – per la maggior parte di noi il gioco non vale la candela. L’altra grande critica addotta all’Imu è che avrebbe contribuito ad affossare il settore dell’edilizia. Con le tasse, dicono, non si costruisce e non si compra più. Magari è anche in parte vero, ma più che di prima casa qui stiamo parlando del mattone da investimento (seconde case, case vacanza, spazi commerciali, capannoni). E su questi immobili nessuno ha mai comunque ipotizzato di togliere l’Imu. Ma poi – si permetta la provocazione – davvero sentiamo il bisogno di nuovi cantieri, nuove lottizzazioni, nuovo cemento in un Veneto in cui si è costruito a dismisura negli scorsi anni? Se il mercato è inondato di case invendute, se ovunque vediamo progetti faraonici tristemente fermi da anni nel cuore delle città, davvero pensiamo che si possa ancora sostenere la famosa “crescita” perpetuando un simile modello? Se bisogna dare un aiuto al settore, invece di pensare all’Imu non sarebbe meglio investire ancora di più sulla riqualificazione energetica, i (moderati) ampliamenti di superficie, la ricucitura degli spazi, la bonifica dell’esistente, gli spazi verdi? Nonostante la crisi, il piano casa regionale ha portato a investimenti che superano i due miliardi in quattro anni. Nonostante la crisi, le detrazioni d’imposta per i lavori di ristrutturazione hanno raccolto uno straordinario successo, dando lavoro e facendo anche pagare le tasse. Molti italiani hanno già capito che è un paradigma culturale, prima che economico, quello che va cambiato. Abbiamo bisogno di meno quantità e più qualità. Perché anche dire che bisogna “puntare alla crescita” o “far ripartire il mercato” – senza domandarsi il costo in termini ambientali, sociali, di salute – è solo uno slogan che fa il paio con quelli in stile “la prima casa è sacra”. Fanno colpo, ma a conti fatti rischiano di farci soltanto male.

Editoriale di Guglielmo Frezza

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