Questo articolo fa capire come i consumatori possano essere manipolati, se non diventano cittadini consapevoli del valore dei beni comuni e, di conseguenza, non si assumono le loro responsabilità:
Gli apparecchi per depurare l'acqua
La cosa più interessante, che si può leggere tra le righe, è questa:
A conti fatti, l’unica utilità di apparecchi di questo tipo è rispetto alla “vita” e all'efficienza degli elettrodomestici, che possono incrostarsi.
Si tratta di dispositivi invasivi e costosi, come quello a osmosi inversa, che possono arrivare a costare fino a 3mila euro.
Così si rispetta la "vita" delle macchine, pagando comunque un prezzo molto alto (3mila euro), ma, sentite quali possono essere le conseguenze, per la "vita" degli esseri umani, della sottrazione del calcio e del magnesio dall'acqua potabile:
Il calcio è indispensabile per prevenire malattie delle ossa come l’osteoporosi, e svolge anche una azione protettiva contro alcuni tipi di tumori. Il magnesio è importante per numerose funzioni metaboliche e per l’attività muscolare e nervosa. Non esiste nessuna controindicazione neanche per chi soffre di calcoli renali.
Allora, non potendo bere l'acqua del rubinetto, una famiglia media deve spendere da 300 a 400 euro l'anno in acqua minerale in bottiglia, senza contare il costo sociale del riciclo della montagna di bottiglie di plastica (o di vetro) che viene prodotta (parliamo di 1500 litri di acqua/anno, circa 1000 bottiglie da 1,5 litri)!
Una bolletta equivalente a quella, già abbastanza pesante, del Sistema Idrico Integrato, che però comprende ancora la remunerazione del capitale investito (e potrebbe essere ridotta).
Si capisce l'importanza di una risoluzione del Consiglio comunale che dichiari l'acqua bene comune, sul quale non si possa fare speculazione e disinformazione.
Siamo per il mercato davvero libero (pubblico o privato che sia) ... non per quello vincolato dalle lobby!
Penso che sarebbe un segnale forte presentarsi in 100 al prossimo Consiglio comunale in cui verrà presentata e discussa la proposta di Giuseppe Zamarin, avanzata come capogruppo del PD, ma condivisa da moltissimi altri consiglieri, di minoranza e di maggioranza.
Di fatto si sta formando una nuova maggioranza, quella dei cittadini di ogni schieramento che aderiscono alla campagna per la salvezza dei beni comuni, quel 52% di italiani, maggioranza assoluta nel paese, che credono ancora nell'unità e nella solidarietà, anche intergenerazionale.
In fondo, i beni comuni, sono quei beni che tutti noi lasceremo in eredità ai nostri figli, indipendentemente dal nostro status patrimoniale.
Beni comuni che costituiscono il vero patrimonio dell'umanità.
E' un'altra visione della politica, della civiltà, delle relazioni, del legami sociali, una visione nuovissima, che si sta facendo strada, con fatica, in seno alla crisi di valori e di risorse che sperimentiamo nella vita quotidiana personale e comunitaria.
Questo fa ben sperare per il prossimo futuro.
"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!
giovedì 30 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
E' DECISO!
Carissime e carissimi,
dopo il grande risultato dei recenti referendum popolari e la condivisione delle due sessioni de La parola ai cittadini, prima con Paolo Michelotto, poi con Dario Rinco, ad Albignasego, dopo la successiva proiezione del film-documentario HOME – LA NOSTRA TERRA sul problema ambientale, pensiamo sia giunto il momento di ritrovarci per decidere assieme come procedere. Per dare continuità a questo modo partecipato di fare politica nel territorio in cui ognuno opera e vive.
Si pensava di organizzare, nel corso dell'estate, una giornata di formazione per coloro che vogliano proporre nel proprio territorio/quartiere questa innovativa modalità di fare politica, attraverso proposte concrete e condivise, al fine di migliorare la qualità della vita: “La Parola ai Cittadini”. Quello che abbiamo vissuto finora è stata solo una dimostrazione di quanto facile sia applicare la metodologia della Democrazia Diretta: ora si tratta di renderla reale e concreta muovendosi politicamente sugli obiettivi che noi “cittadini” ci daremo.
Quella che vi facciamo è una delle possibili proposte e sicuramente abbiamo bisogno di trovarci con voi tutte e tutti, sentire la vostra partecipazione, le vostre idee. Si potrebbero applicare a questo nostro incontro, magari in maniera sperimentale, ma appassionata, le regole de “la Parola ai Cittadini”. Con la differenza che invece di chiedere ai consiglieri o agli assessori presenti di impegnarsi per realizzare le migliori proposte emerse, saremo noi che ci daremo da fare nel nostro quartiere o comune per implementarle, puntando sui legami sociali che già abbiamo a disposizione o creandone di nuovi.
I vicini comitati Io decido di Mestre-Venezia e Più democrazia e partecipazione di Vicenza, con cui siamo in contatto, stanno ottenendo risultati sorprendenti, ad esempio:
1. il sindaco di Vicenza, Achille Variati, in seguito a un incontro organizzato dal comitato, si è preso l'impegno di promuovere il cambiamento dello statuto della città per introdurre gli istituti partecipativi e togliere il quorum ai referendum comunali;
2. a Mestre-Venezia hanno ottenuto l'avvio concreto della progettazione partecipata sull'area San Giobbe con le risorse finanziarie per professionisti qualificati nell'ambito della partecipazione, in concordato con l'Università e in accordo con il sindaco;
3. a Mirano sono impegnati nel processo di partecipazione per la tutela del Graticolato romano, messo a rischio dal faranoico progetto di “Veneto City”, vedi www.parcopartecipato.it;
4. al livello nazionale si sta lavorando per la proposta di legge per la riforma dell'istituto del referendum abrogativo (con l'abolizione del quorum), la riforma dell'iniziativa di legge popolare (più vincolante) e l'introduzione della possibilità di revoca degli eletti da parte degli elettori, vedi www.paolomichelotto.it.
Dopo questa lunga premessa, cosa ne pensate se ci trovassimo al solito posto:
Sala Don Milani di Albignasego
martedì 28 giugno
alle ore 20:30
con il seguente odg
1. breve presentazione dei partecipanti;
2. elencazione delle proposte dei partecipanti;
3. loro discussione e votazione;
4. suddivisione in gruppetti territoriali.
Questa è la nostra proposta, attendiamo le vostre osservazioni e il vostro cenno di risposta; vi chiediamo di rispondere, sia che decidiate di partecipare, sia che non possiate, ma soprattutto, se siete d'accordo, allargate l'invito alle persone che sono in rete con voi. Da parte nostra ci impegniamo a verbalizzare il tutto e a mandare a tutti il resoconto di quanto verrà deciso.
Io decido X Albignasego
mercoledì 15 giugno 2011
AZIONI SOSTENIBILI: L'UNICA CARTA CHE CI POSSIAMO GIOCARE
Venerdì sera, dopo la visione del film-documentario
HOME - LA NOSTRA TERRA
ci siamo dati due minuti a testa per dire quello che abbiamo fatto o che vorremmo fare, qualcosa di concreto che stiamo già facendo nella vita quotidiana, o qualcosa che vogliamo fare da oggi in poi, nella direzione di cambiare: cosa aspettiamo? Cambiamo!- Enrico Pistelli: una cosa che ho fatto nel passato è stata di cambiare la caldaia di riscaldamento della casa: da caldaia a camera aperta, a caldaia a camera chiusa con condensazione dei fumi di scarico: consumato il 30% di gas in meno. Poi ho comprato la stufa a legna da utilizzare in alternativa o a supporto della caldaia, perché c'erano molte dispersioni termiche con umidità sulle pareti e la stufa a legna asciuga, inoltre la legna è una fonte di energia naturale e rinnovabile. Da adesso in poi vorrei andare un po' più in bicicletta, e mi impegno, come consigliere comunale, a proporre al Consiglio di migliorare le piste ciclabili. Questo è un impegno istituzionale. Per quanto riguarda l'acqua dico che è possibile gestire gli acquedotti attraverso delle public company partecipate direttamente dai cittadini.
- Remo Ronchitelli: ho dato un esame di economia politica, e tutte le informazioni del film sono vere, riportate nei manuali di economia politica. Sull'alimentazione darei questo suggerimento: passare ad un'alimentazione a filiera corta (anche detta km 0), in gran parte vegetariana. Io ho per esempio scoperto che un'azienda locale vende carne allevata ad Agordo, cereali prodotti a Rovigo. Vi sono dei gruppi di acquisto solidale, tipo Biorekk, che prediligono questo tipo di agricoltura, biologica, naturale, con riduzione del consumo di carne. Ad esempio 50 anni fa non si mangiava tutta questa carne e non si riscontravano certi problemi di salute oggi molto diffusi. Bisognerà utilizzare l'acqua piovana per gli scarichi, per lavarsi, per lavare la macchina, etc.
- Franca Boaretti: tra le tante cose, sono vegetariana dal 2002, sempre più convinta di questa scelta che ha migliorato la mia vita in tutti i sensi, ha portato tutto un insieme di scelte collegate (sto bene in salute per cui non consumo farmaci). Faccio un proposito: cercherò di più di usare la macchina assieme ad altri (car pooling). Un paio di spunti: quando si lavano i piatti, utilizzare due vaschette, una per lavarli, l'altra per sciacquarli, senza far scorrere l'acqua. Basta utilizzare detersivi ecologici, che fanno poca schiuma. Dedicare una giornata alla settimana al risparmio energetico, staccando il contatore dell'energia elettrica dalla mattina alla sera. E' bellissimo, perché tutto acquista un diverso significato e uno stile più sobrio: il cucinare, il lavarsi i denti, il mangiare con le candele. Questo aiuta a rallentare il ritmo, a rilassarsi, a prepararsi per il riposo notturno. Per un giorno si fanno delle cose che non si fanno solitamente. E' rinnovare la nostra vita e riscoprire la gioia delle cose semplici. Pratico la biodanza con un gruppo. Dovrei parlarvi anche degli ECOVILLAGGI, dove lo stile di vita, dalla produzione al consumo è impostato sulla sostenibilità ambientale, la solidarietà, l'autoproduzione, il riciclo dei materiali e dei rifiuti.
- Lina Contarin: direi due cose, una che si sta facendo a livello di scuole è di puntare sulla divulgazione. Ai bambini piace moltissimo guardare i video, e sono molto attenti ai discorsi sulle energie rinnovabili, sulla raccolta differenziata, etc. Si può proporre un cineforum, magari ai bambini delle classi più grandi. Già in molte scuole si fa tutto un percorso sulla raccolta differenziata. Si partecipa alla proposta “mi illumino di meno” una volta all'anno. Almeno un'ora al giorno si tengono spente le luci, la fotocopiatrice. In mensa è stata sostituita l'acqua in bottiglia con le caraffe di acqua del rubinetto. E ho comprato l'auto che va a gpl. Bere l'acqua di acquedotto fa risparmiare, ma soprattutto non inquina!
- Piroska Sabbion: infatti si sono formate due enormi isole di bottiglie di plastica negli oceani, e le plastiche stanno entrando nella catena alimentare, a partire dai pesci. La buona pratica è quella di non utilizzare le bottiglie di plastica.
- Carlo Fantozzi: dove ci si può rivolgere per farsi controllare l'acqua di casa? Magari quella dell'acquedotto è buona, ma le tubazioni di casa potrebbero non esserlo. In questo caso si possono applicare dei filtrini, ad esempio quelli che filtrano i corpuscoli solidi (la ruggine, la sabbia e le polveri), ma si sconsiglia di installare quelle apparecchiature che alterano la composizione minerale dell'acqua attraverso processi chimici o elettrolitici, perché normalmente rilasciano quantità di sodio, arsenico e di altri metalli pesanti che, a lungo andare, sono pericolose per la salute. Inoltre alcuni di questi modelli sono parecchio costosi e consumano pure energia elettrica.
- Giuseppe Zamarin: sono d'accordo sull'utilizzo dell'acqua d'acquedotto a tavola, perché ha molti più controlli delle acque minerali, che sono controllate solamente a campione, e non costantemente come l'acqua di acquedotto. Vi è un'alterazione dell'acqua se rimane in bottiglie di plastica sotto al sole. Io provvedo così: riempio due bottiglie alla sera e alla mattina l'eventuale cloro che c'è se n'è andato. L'acqua minerale in bottiglia è già la privatizzazione dell'acqua, che noi accettiamo subendo le pubblicità dei media.
- Anita Filippi: io vivo in campagna e vedo che per coltivare bisogna metterci l'urea, i prodotti anticrittogamici, etc., altrimenti non cresce nulla. Ad esempio le barbabietole sono infestate da erbacce, e quindi bisogna trattarle con diserbanti. I campi vicini al mio giardini sono irrorati con sostanze chimiche, credo che ne respiro una quantità. Parte della siepe di recinzione si è inaridita a causa di questi trattamenti. Che alternativa c'è?
- Remo: non abbiamo una risposta per tutto. Ma in questo caso specifico si può passare alla coltivazione di qualcos'altro. E ritornare alla rotazione dei terreni, come 50 anni fa. Non è una soluzione immediata, ma è la realtà del problema. La domanda che dovremmo porci è un'altra: perché coltiviamo la barbabietola? Bisognerebbe mangiare meno dolci, così ci sarebbe meno necessità di zuccheri elaborati (che, tra il resto, fanno male alla salute, infatti il diabete, con tutte le patologie collegate, è in aumento). C'è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema. Non ha molto senso prendere un sintomo alla volta. È tutto connesso e la cosa è esponenzialmente più grave di quello che immaginiamo. Stiamo marciando in una direzione che ci porta ad una situazione insostenibile senza via di uscita. Non abbiamo ancora gli strumenti culturali per cambiare il nostro comportamento, le nostre scelte. Altro punto importante: non dobbiamo concentraci solo sul cambiare lo stile di vita del consumo, ma anche quello della produzione! Dobbiamo cambiare la produzione e cambiare conseguentemente il sistema economico. Tutto il processo economico iniziato centinaia di anni fa ci ha portato a questo: alla crisi collegata all'insostenibilità ambientale.
- Giuseppe: ritengo che tutti noi abbiamo un eccesso di mezzi, strumenti … e gli armadi troppo pieni di vestiti, come pure i frigoriferi stracolmi di prodotti: compriamo un sacco di strafanti, anche se non ne abbiamo bisogno … solo perché c’è l’occasione, lo sconto.
- Enrico: spesso diciamo: perché non si fa così o colà? Perché non fanno (intendendo il governo, o altre persone) questo e quello? IN REALTA' DOBBIAMO PARTIRE DA NOI. POI QUANDO NOI SIAMO CAMBIATI, ANCHE GLI ALTRI CI VEDRANNO IN MANIERA DIVERSA. Dobbiamo fare in modo di vivere bene. Dobbiamo fare la nostra piccola parte, tanti piccoli gesti quotidiani. Noi, ad esempio, abbiamo deciso di non comprare il decoder, così in famiglia non si vede più la TV. A tavola si parla di più, si scoprono tante cose dialogando, ci si informa attraverso la radio o gli amici o internet. Basta non passare troppo tempo davanti al PC, perché allora diventa un'altra dipendenza; anche se la rete virtuale avvicina le persone lontane, però allontana le persone vicine, in realtà costruisce una barriera invalicabile al rapporto di prossimità.
- Franca: noi non possiamo cambiare gli altri. Neanche se si tratta della moglie, del marito o dei figli. Dobbiamo cominciare col cambiare noi stessi, poi gli altri vedranno il nostro esempio ...
- Remo: la cultura deriva dal fatto che ci si parla. Se si dialoga nasce cultura. Si parla, si danza, con i vicini di casa, si costruisce la propria cultura, locale, specifica. Bisognerebbe tornare indietro su quello schema che abbiamo già conosciuto. DOBBIAMO RICOSTRUIRE DELLE COMUNITA'.
- Daniele Boscaro: il problema centrale è nell'uomo e nel cosa lo spinge ad assumere comportamenti autodistruttivi, disfunzionali. Non credo che il centro sia nel ritorno alle comunità primitive. Io vengo da studi di carattere ambientale, ci sono molti differenti punti di vista sulle cose e spesso non si hanno le conoscenze per poter avere un quadro chiaro in situazioni complesse come queste. Il cambiamento va iniziato dal basso, ma alcune scelte devono essere impostate nei centri decisionali dove è possibile promuovere alcuni cambiamenti che solo lì è possibile attivare. Il singolo cittadino può far poco (ad esempio per modificare il sistema di produzione). A meno che non ci si organizzi e si faccia massa, entrando nei sistemi politici, economici e finanziari che fanno le scelte. Le sedi della decisione non sono neanche più i centri politici istituzionali, ma i centri economici internazionali (meglio sarebbe dire sovranazionali, vedi Zygmunt Bauman), dove la politica non esercita più alcun potere. È comunque molto bello che la gente si ritrovi e provi a chiamarsi in causa …
Daniele elenca quattro proposte:
- fare scelte consapevoli, ognuno per sé, con responsabilità e visione di lungo termine;
- provare a fare scelte politiche, impegnandosi anche a livello locale e chiedendo scelte specifiche e verificabili a chi si elegge;
- orientare le scelte nell’acquisto dei beni e nei consumi, quindi premere a livello economico (esercitare il consumo critico);
- spegnere la televisione … depotenziando il sistema di induzione dei bisogni e dei consumi.
Report a cura di Christian Ruzzarin ed Enrico Pistelli
mercoledì 8 giugno 2011
Venerdì 10 giugno: proiezione del film "HOME"
Domenica 12 giugno e lunedì 13 giugno saremo chiamati a votare i referendum popolari che pongono importanti quesiti sulla gestione dei
Beni Comuni Acqua, Energia e Giustizia.
Su questioni tanto importanti per il nostro benessere e il nostro futuro è indispensabile esprimerci in tanti, in maggioranza, con un SI' o con un NO motivati e convinti.
E per poterlo fare è necessario avere le idee chiare.
Qui puoi visionare il trailer del film HOME:
Home - La nostra Terra
Qui puoi ottenere informazioni sulla "Scuola del Legame Sociale":
Scuola del Legame Sociale
Qui puoi ottenere informazioni sul luogo dove si terrà l'incontro:
io decido X Albignasego
Beni Comuni Acqua, Energia e Giustizia.
Su questioni tanto importanti per il nostro benessere e il nostro futuro è indispensabile esprimerci in tanti, in maggioranza, con un SI' o con un NO motivati e convinti.
E per poterlo fare è necessario avere le idee chiare.
Venerdì 10 giugno
alle ore 20:30
presso la Sala Don Milani di Mandriola
in Via Marconi 44 - ALBIGNASEGO
sarà proiettato il film-documentario (durata 1h e 20m)
HOME
LA NOSTRA TERRA
LA NOSTRA TERRA
di Yann Arthus-Bertrand
Al termine della proiezione la
Scuola del Legame Sociale
presenterà il progetto
"Alla ricerca del bene comune"
Seguirà dibattito.
Qui puoi visionare il trailer del film HOME:
Home - La nostra Terra
Qui puoi ottenere informazioni sulla "Scuola del Legame Sociale":
Scuola del Legame Sociale
Qui puoi ottenere informazioni sul luogo dove si terrà l'incontro:
io decido X Albignasego
giovedì 2 giugno 2011
7 GIUGNO: DEMOCRAZIA DIRETTA A PADOVA
Ieri sera a Mandriola di Albignasego eravamo in 11, potremmo consolarci dicendo a noi stessi che eravamo pochi, ma buoni, ma non è così. In Democrazia Diretta più si è e meglio si decide.
E' vero, la partecipazione dei cittadini alla politica può costituire un impegno gravoso per molti, ma è l'unica che garantisce un governo autenticamente democratico.
Comunque sia, la serata è stata bellissima, si respirava un'atmosfera d'amicizia, ci siamo sentiti a casa!
Abbiamo simulato la "Parola ai Cittadini" e tutti i presenti hanno preso la parola per avanzare, emendare e votare alcune proposte per migliorare le piste ciclabili, la sicurezza stradale, la qualità dell'aria e l'edificazione del territorio comunale.
Dario Rinco si è rivelato una persona squisita e una risorsa preziosa, abbiamo deciso di rimanere in contatto con lui per approfondire la conoscenza reciproca.
Intanto, in due serate qui ad Albignasego, abbiamo riunito 40 persone, che hanno toccato con mano i possibili risultati della partecipazione diretta dei cittadini alla politica.
Adesso è solo questione di tempo e di impegno. Urge un'assunzione di responsabilità. Anche se siamo stati generati in prigionia, vogliamo vivere da uomini liberi.
E come spesso succede, quando si chiude una porta si spalanca un portale ...
Clicca qui sotto per maggiori info:
Serata di Democrazia Diretta a Padova
P.S.: Martedì hai già un impegno irrinunciabile? Non ti preoccupare, l'impegno per la Democrazia Diretta non cesserà, arriverà un altro appuntamento TAM TAM ... cambiare si può ... TAM TAM!!
E' vero, la partecipazione dei cittadini alla politica può costituire un impegno gravoso per molti, ma è l'unica che garantisce un governo autenticamente democratico.
Comunque sia, la serata è stata bellissima, si respirava un'atmosfera d'amicizia, ci siamo sentiti a casa!
Abbiamo simulato la "Parola ai Cittadini" e tutti i presenti hanno preso la parola per avanzare, emendare e votare alcune proposte per migliorare le piste ciclabili, la sicurezza stradale, la qualità dell'aria e l'edificazione del territorio comunale.
Dario Rinco si è rivelato una persona squisita e una risorsa preziosa, abbiamo deciso di rimanere in contatto con lui per approfondire la conoscenza reciproca.
Intanto, in due serate qui ad Albignasego, abbiamo riunito 40 persone, che hanno toccato con mano i possibili risultati della partecipazione diretta dei cittadini alla politica.
Adesso è solo questione di tempo e di impegno. Urge un'assunzione di responsabilità. Anche se siamo stati generati in prigionia, vogliamo vivere da uomini liberi.
E come spesso succede, quando si chiude una porta si spalanca un portale ...
Martedì 7 giugno
alle ore 21:00
Sala comunale di Via Diego Valeri 11, Padova
Paolo Michelotto
condurrà una nuova sessione de
La Parola ai Cittadini
Clicca qui sotto per maggiori info:
Serata di Democrazia Diretta a Padova
P.S.: Martedì hai già un impegno irrinunciabile? Non ti preoccupare, l'impegno per la Democrazia Diretta non cesserà, arriverà un altro appuntamento TAM TAM ... cambiare si può ... TAM TAM!!
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