"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

venerdì 23 settembre 2011

Ulteriori riflessioni sui referendum elettorali

Proponiamo la lettura di due autorevoli interventi a sostegno della riforma dell'attuale legge elettorale, passando attraverso il referendum abrogativo e la successiva legge parlamentare.

Letizia De Torre è parlamentare alla Camera dei Deputati:
Una spinta ad una nuova legge elettorale col referendum

Laura Puppato è Consigliere regionale del Veneto:
Referendum: una legge porcata da cancellare

Dall'intervento di Letizia emergono alcune verità:
  • Senza l’impegno e la vigilanza di cittadini attivi, di molti cittadini insieme, non si possono operare cambiamenti nel nostro Paese.
  • I referendum sono uno strumento formidabile in mano ai cittadini per spingere il Parlamento a fare una legge.
Assieme ad ombre che si allungano sulla politica prossima ventura:
  • Alcune proposte di legge sono depositate alla Camera o al Senato, ma tutto viene tenuto bloccato al Senato. Alcuni parlamentari di vari gruppi ne stanno parlando, ma tra veti incrociati, poiché ai capi di partito fanno comodo le liste bloccate per ‘tenere in pugno’ i parlamentari.
  • E' rischioso un cambio di legge elettorale da parte di un parlamento di nominati dai partiti.
Le frasi conclusive dell'intervento di Laura fanno eco a Letizia, le due, l'una da Venezia e l'altra da Roma, parlano all'unisono e nella stessa lingua:
  • Dopo il referendum su acqua e nucleare, con una frequenza che segna il cambio dei tempi e la forte partecipazione popolare a cambiare “dal basso” le cose che non vanno, assomigliamo sempre più al sistema Svizzero che verifica con il voto puntuale sui temi la qualità delle scelte politiche e non delegare in bianco le scelte su democrazia e rappresentanza.
  • Sono certa che ci sbarazzeremo di questa imbarazzante ingessatura parlamentare prodotta per consentire ai soli partiti di nominare figure senza relazioni col territorio e dipendenti come non mai solo da chi li ha nominati.
  • Bisogna tornare a fare in modo che i rappresentanti godano della fiducia e della stima della gente. Solo con questo meccanismo si può lentamente e progressivamente far rinascere l’amore per la politica che negli ultimi anni si è andato spegnendo, per rassegnazione mista a delusione.
Due donne impegnate in politica, con la sana convinzione di lavorare per il bene comune; donne portatrici di nuove idee e qualità umane che fatichiamo a leggere e riconoscere in tanti uomini che calcano da tempo la scena politica italiana.

Auguriamo a questi ultimi di trovare il coraggio per prenderle ad esempio e decidersi ad ascoltarle e calcare le loro orme.

E alle prime va il nostro apprezzamento e sostegno nel loro cammino, che vuol essere anche il nostro, contro la corrente politica dominante, per più democrazia in Italia.

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