"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

venerdì 23 settembre 2011

A vision on "commons" by Elinor Ostrom

Reduce con Piroska da 5 giorni di corso sui Beni Comuni, alla scuola della decrescita che si è tenuta a Pesariis (Carnia), Remo ci aggiorna sull'importante relazione tenuta da Alberto Lucarelli, professore ordinario di diritto pubblico all'Università Federico II di Napoli e assessore ai Beni Comuni di Napoli.

"Non esiste ancora un diritto dei Beni Comuni, esistono solo un diritto privato ed un diritto pubblico. Ma un gruppo di giuristi, tra cui Lucarelli, lo sta costruendo. Comunque ritengo sia il caso di cominciare a ragionare secondo la logica dei Beni Comuni, che si basa, sociologicamente parlando, su COMUNITA' di "originari", cioè di coloro che hanno definito, costruito, conservato e sviluppato il Bene Comune (bosco, pascolo, sorgenti, laguna, orti ... oggi possiamo aggiungere il software, le banche dati, internet, etc).
L'importanza psicologica del Bene Comune sta nel dare una prospettiva di lungo periodo a quello che andiamo a costruire (... per i nostri figli, nipoti ...).
Oggi i cosiddetti orti sociali sono vincolati alla loro funzione di produzione di ortaggi e frutta per la comunità e per eventuali scambi con altre comunità.
L'orto sociale cooperativo potrebbe essere inteso da subito come un bene comune inalienabile. Come una proprietà collettiva che serve alla comunità di “originari” ed ai loro discendenti, in totale continuità verso il futuro.
Il Bene Comune Orto Sociale può diventare la cellula madre della futura Transition Town."

Le regole di successo delle relazioni all'interno della comunità che gestisce il bene comune sono 8 e sono state studiate da Elinor Ostrom, premio Nobel per l'economia 2009. Sono 8 semplici regole, che al di là del Nobel, ognuno può ritrovare nella vita pratica quotidiana.
Eccole qui elencate:

Istituzioni che permettono la proprietà comune di risorse sono istituzioni robuste, capaci cioè di mantenere le caratteristiche di fondo nonostante la fluttuazione di alcune componenti loro o dell’ambiente esterno. La loro robustezza dipende (1) dalla chiarezza con cui sono definiti i confini, (2) dalla proporzionalità fra costi e benefici, (3) da una modalità partecipativa che permette alle persone coinvolte di prendere parte alle decisioni sulle regole da adottare, (4) da attività continue di monitoraggio delle condizioni biofisiche della risorsa in comune e del comportamento delle persone che ne usufruiscono, (5) dalla presenza di sanzioni graduali, (6) dalla effettività di meccanismi per la risoluzione dei conflitti fra gli attori coinvolti, (7) dalle libertà costituzionali che garantiscono alle persone un diritto a organizzarsi e organizzare, (8) dalla presenza di una pluralità di livelli in cui sono organizzate le modalità di governance della risorsa in comune.
 
Chi è Elinor Ostrom
Nata nel 1933 a Los Angeles, attualmente è Arthur Bentley Professor in Scienza Politica alla Indiana University (Bloomington).
Nello stesso ateneo è Senior Research Director del Workshop in Political Theory and Policy Analysis. Nel 1996-97 ha ricoperto la carica di presidente dell’American Political Science Association (Associazione americana di Scienza Politica). Ha svolto campi di ricerca in Australia, Bolivia, Filippine, India, Indonesia, Kenya, Messico, Nepal, Nigeria, Polonia e Zimbabwe.
Tra le sue più recenti pubblicazioni in italiano Ostrom E., Governare i beni collettivi, Marsilio, Venezia 2006 e Hess C. – Ostrom E. (edd.), La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica, Bruno Mondadori, Milano 2009.

L'elenco delle regole e il profilo di Elinor Ostrom sono tratti dallo studio del 2010: "Società locali e governo dei beni comuni - Il Nobel per l’economia a Elinor Ostrom", di T. Vitale, professore di Sociologia politica nell’Università di Milano-Bicocca.

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