Sembrava impossibile che le istituzioni repubblicane, inizialmente progettate per gestire il bene comune, cadessero in ostaggio di lobby costituite da speculatori amorali.
Ma è accaduto.
E così, adesso, ci manca il terreno sotto i piedi, l'acqua e l'ossigeno scarseggiano mentre i rifiuti aumentano; e le nostre città ... cosa sono diventate per molti di noi?
L'anticamera dell'inferno.
Non è vero? E' vero sì o no che, appena si può, fuggiamo al mare, in campagna o in montagna?
Noi, esseri umani, residenti in Italia ... Veneto ... Padova ... Albignasego ... desidereremmo una città felice, a misura d'uomo, come si diceva un tempo, oggi aggiungeremmo ... di donna, di giovane e bambino ... di anziano e di straniero.
Se potessimo cambiare le leggi del mercato, di conseguenza, avremmo cambiato la scena della città.
Ma come? In che direzione potremmo muovere i primi passi del cambiamento?
Due buone notizie ci giungono dal mondo esterno.
"Mondo e Missione" ci presenta, attraverso gli occhi acuti di Elinor Ostrom, l'alternativa al Mercato-Stato di ferro:
Premiato chi si dà le regole
Il premio Nobel a una studiosa
come Elinor Ostrom rappresenta un monito a tutti noi, membri della
società civile: il mondo ci appartiene e la politica inizia proprio nel
nostro piccolo. Negli uffici, nei pascoli, nelle scuole, in casa,
dovunque si praticano i primi principi della vita societaria: il
rispetto degli altri e la vita comunitaria.
E allora ... qualcuno, non lontano da qui, sta provando a trasformare un comune in una comunità di persone libere e solidali:
Monteveglio, la città felice di essere al verde
Stupisce non poco che una finanziaria sovranazionale pubblicizzi presso i suoi clienti un processo di codecisione partecipativa come le Transition Towns, che è in netta controtendenza rispetto alle vigenti regole del mercato.
Ma un'iniezione di fiducia nei mercati finanziari sarebbe, concretamente, quel che occorre per risollevare le borse e la finanza degli stati. E così perfino la finanza potrebbe imparare la lezione e riscoprire il suo ruolo di servizio per la comunità!
Cristiano Bottone, uno dei fondatori di "Transition Italia" spiega bene qual è la sfida che dobbiamo fronteggiare:
«La vera sfida è che le persone si coinvolgano in
questo processo non solo perché conviene, ma perché hanno capito che la
posta in gioco è la qualità della loro vita e hanno cambiato le proprie
priorità. Solo un mutamento culturale può diffondersi a macchia d’olio e
contagiare l’intera società».
Vogliamo provarci anche noi?
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