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mercoledì 6 marzo 2013

A proposito del "porcellum"

Una lettera di Arturo Parisi datata 11 agosto 2011, girata agli ormai ex-militanti di "incontriamoci" da Giulio Santagata.

Interessante rileggerla oggi, alla luce della negativa performance elettorale del Partito Democratico.

Cari amici mi rifaccio vivo dopo molto tempo per segnalarvi l'avvio della campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo del porcellum. Non ho trovato niente di meglio, per spiegare le ragioni di questa iniziativa, di girarvi più sotto la lettera che Arturo Parisi ha inviato agli ex militanti dei Democratici. Mi scuso con chi non ha condiviso quella esperienza se troverà nella lettera riferimenti e affermazioni che non lo riguardano direttamente ma mi è sembrata comunque molto vicina allo spirito che ha mosso Incontriamoci. Buona estate.
Forza e coraggio
Giulio

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Care amiche, cari amici,

mi rivolgo a voi che in una stagione che si va allontanando avete condiviso con me il nome de "i Democratici". Vi scrivo guidato dalle stesse idee, le stesse passioni, le stesse preoccupazioni in nome della quali allora ci incontrammo. Le stesse per le quali poi ci lasciammo per aprire un cammino che attraverso Democrazia è Libertà consentisse la nascita del Partito Democratico dentro lo stesso solco aperto dall'Ulivo.

Fedeli al progetto che ci fece incontrare, lo stesso che ci chiese poi di separarci per scioglierci tra quelli ai quali chiedevamo come a noi di scioglierci per ritrovarci come singoli in una casa nuova, non poche volte ci siamo difesi in questi anni dalla tentazione di tornare sui nostri passi ricostituendoci in un partito autonomo o in componente organizzata interna ad un altro partito. Ma a questa tentazione non abbiamo mai ceduto. Nonostante il tradimento di tanti.

E tuttavia non ci siamo perduti di vista. So perciò che, nonostante le diverse scelte, la gran parte di noi non ha abbandonato la passione per una democrazia dei cittadini che chiedemmo di rappresentare ad un Asinello mite e tuttavia testardo assieme alla rabbia per il tradimento del progetto dell'Ulivo e alla speranza di ritrovare il cammino perduto.

Quella stessa rabbia e speranza, mi chiama a disturbare le vostre ferie in un passaggio della nostra storia che tutti sappiamo drammatico, per chiamarvi ad una impresa disperata. Ci sono infatti momenti di disperazione nei quali solo le imprese disperate possono aprire un varco alla speranza. Questo è uno di quelli.

Tutti voi conoscete gli effetti dell’attuale legge elettorale. Mentre il governo ha perso ormai ogni autorevolezza costringendo il Paese ad essere commissariato dall'esterno col ricatto del rinnovo del credito e del fallimento, il Paese si trova privo di un Parlamento capace di dare forza alle decisioni che questo passaggio drammatico ci impone di prendere. Ridotto a Parlamento di nominati da capipartito e privo quindi della capacita' di rappresentanza e della pienezza della legittimazione che si richiede in democrazia alla massima espressione della rappresentanza popolare i Parlamentari sono descritti e percepiti sempre più come una casta di privilegiati della cui funzione si è perso il valore. La Porcata alla quale e' ricondotta la loro elezione sembra averli definitivamente sporcati.

E' evidente che non possiamo continuare così. Meno che mai possiamo immaginare che per la terza volta possa uscire dalle prossime elezioni un Parlamento privo di forza e legittimazione democratica. Anche se le elezioni dovessero svolgersi nel 2013 alla scadenza ordinaria Il conto alla rovescia è ormai iniziato.

Nonostante le reiterate denunce contro la insopportabilità della situazione attuale è sempre più evidente che, senza una pressione determinata da parte dei cittadini, il "porcellum" non sarà modificato dall’attuale parlamento.

Peggio. Le denunce che le forze politiche vanno irresponsabilmente moltiplicando aumentano allo stesso tempo la delegittimazione della istituzione parlamentare mentre privano di ogni credibilità gli esponenti che non danno seguito nei fatti alle loro parole. Si è diffusa al riguardo l'impressione di assistere in un teatrino infinito alla finzione di opporsi, alla finzione di indignarsi, alla finzione di avanzare proposte di legge sostitutive avanzate pur nella consapevolezza che mai saranno approvate, alla finzione di governi immaginati solo per cambiare la legge elettorale che non potrebbero mai essere varati. Con l'augurio che il tempo passi, e passando decida per noi a favore del mantenimento dello statu quo.

Per questo motivo, non senza esitazioni per lo strumento e per il tempo, anche aderendo alle sollecitazioni di esponenti politici che si sono poi ritirati, abbiamo condiviso la scelta di tentare l’ultima strada a nostra disposizione: un referendum abrogativo della legge "porcata".

Insieme ad esponenti della società civile e ad alcuni costituzionalisti alcuni di noi hanno perciò depositato presso la Corte di Cassazione due quesiti abrogativi della legge attuale, che qualora approvati riporterebbero in vita la precedente legge Mattarella fondata sui collegi elettorali uninominali. Assieme a noi Democratici partecipano all'inziativa l'IDV, il PLI, la Rete dei Referendari di Mario Segni, SEL, e l'Unione Popolare.

La sfida è ardua, raggiungere 500 mila firme entro il 30 settembre 2011, è difficilissimo, ma non impossibile. In considerazione del poco tempo disponibile ci siamo organizzati per filiere che procederanno ognuna autonomamente anche se coordinate da un Comitato Nazionale con sede nei locali di Piazza SS. Apostoli 73, gli stessi che sono stati nel tempo sede de i Democratici e dell'Ulivo. Presidente del Comitato e' il Prof Andrea Morrone Costituzionalista nella Università di Bologna ed estensore dei quesiti depositati in Cassazione, Tesoriere Mario Barbi, Coordinatore Organizzativo Gabriele De Giorgi. A me è stato chiesto di svolgere la funzione di Coordinatore Politico. I Democratici sono una delle 6 filiere.

Cosi' come le altre filiere aderenti anche noi ci impegneremo accanto al Referendum per una Proposta di legge di Iniziativa Popolare. La proposta è costituita da due articoli. Il primo ripropone la proposta di legge presentata inutilmente anni fa per iniziativa di Ceccanti (al Senato) e di Parisi (alla Camera) e sottoscritta da più di 200 parlamentari di diversi gruppi, ma ignorata tuttavia dalle Presidenze dei Gruppi. Essa è come il referendum contro il "porcellum", finalizzata ad abrogare l'attuale legge elettorale e a riportare in vigore la precedente legge uninominale. Il secondo articolo intende fare ciò che il referendum non può: introdurre la possibilità di votazioni primarie gestite e garantite pubblicamente esattamente come tutte le elezioni politiche e amministrative. In particolare si prevede di fronteggiare gli inevitabili costi delle elezioni primarie riducendo di un pari importo il fondo per il rimborso ai partiti delle spese elettorali.

Se riusciremo potremo votare questo referendum nel 2012 e riavere una nuova legge elettorale già nelle prossime elezioni.

Se non riusciremo resteremo alla mercè di quanti questa legge hanno voluto o di questa legge hanno goduto. Il prossimo Referendum si svolgerebbe dopo le nuove elezioni.

Per questo, in accordo con Antonio La Forgia, ultimo Presidente dell'Assemblea delle Regioni, e con Renato Cambursano al quale fu affidata assieme a me la custodia della delibera di sospensione della attività de "i Democratici" sono arrivato alla determinazione di investire in questa impresa le risorse simboliche e quelle materiali residue del Movimento in quella che riteniamo una battaglia estrema di difesa della idea di democrazia che ci accomuna.

Ti chiediamo di impegnarti, per come ti sarà possibile, per sostenere il referendum cominciando dalla campagna di raccolta di firme nel tuo territorio.

Una volta che ci avrai segnalato la tua volontà di agire provvederemo al più presto ad inviarti il materiale e le indicazioni necessarie per contribuire a questa impresa.

Un caro saluto
Arturo Parisi

Per ogni comunicazione vedi

www.democraticiperlulivo.it 

www.referendumelettorale.org

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