Tutte balle ... balle, balle, balle!
Il popolo ha scelto liberamente tra le opzioni che gli sono state presentate dalla politica. Ha scelto perché comprato sull'IMU o perché schifato dall'MPS? Ma chi li ha creati i fenomeni IMU ed MPS? Mica il popolo! Sono il risultato di una politica che manifesta una cattiva coscienza!
Questa è un'occasione unica e forse l'ultima per riformare la politica del nostro paese.
E' la fine del bipolarismo muscolare; checchè ne dicano i 2B, non ci sarà mai più governabilità senza riconoscimento del ruolo dell'opposizione, delle altre minoranze e della necessità di trovare un'intesa comune sui provvedimenti che, via, via, dovranno essere varati dal Governo.
Ma come si fa a negare che oggi c'è bisogno di collaborare, bisogna veramente avere gli occhi foderati di prosciutto per non vedere che la scorsa legislatura è fallita nonostante la maggioranza fosse una forte maggioranza in entrambi i rami del Parlamento (e ci fosse un uomo forte al comando).
Bisogna cooperare e non tanto perché siamo in emergenza, ma perché le società moderne sono così complesse che nessuno può controllarle, manovrarle, governarle senza un ampio consenso dei cittadini.
Nelle democrazie moderne non c'è più posto né per l'uomo solo al governo, né per il partito unico piglia tutto.
Chiudiamo anche la parentesi giustizialista (il risultato della lista del magistrato è inequivocabile); i magistrati ritornino a fare i magistrati - ce n'è tanto bisogno! - e chiudiamo anche l'epoca dei governi tecnici che tecnici non sono (solo perché i politici non vogliono assumersi la responsabilità di quelle decisioni impopolari a cui il loro stesso comportamento precedente ci ha costretti).
Elenco alcuni punti, a mio parere irrinunciabili, su cui aprire immediatamente un tavolo di discussione paritetico tra tutte le formazioni politiche, al fine di varare i rispettivi provvedimenti di legge entro i primi 100 giorni di legislatura:
- Nuova legge elettorale proporzionale con preferenze e sbarramento (o maggioritaria a doppio turno con le primarie), e il diritto di tribuna.
- Riduzione del numero dei deputati (a circa 400).
- Abolizione del Senato della Repubblica.
- Creazione della Camera rappresentativa dei Parlamenti regionali (di circa 100 membri).
- Accorpamento dei Comuni con numero di abitanti inferiore a 5000.
- Abolizione delle Province.
- Creazione delle Città metropolitane.
- Introduzione in Costituzione degli strumenti della democrazia diretta: referendum confermativo, proposta di legge popolare a voto popolare, abolizione del quorum ai referendum, possibilità di revoca del mandato dell'eletto.
- Introduzione in Costituzione dell'istituto di tutela, salvaguardia e controllo democratico, da affidare alle forze di opposizione in parlamento e nel paese.
P.S.: riforme urgenti, da fare subito, altrimenti il paese si spacca in due tronconi, un Nord europeo e una Penisola africana ... forse è già spaccato, nelle coscienze di molti, ma sono ancora una minoranza ... bisogna ritrovare il senso di stare uniti, cioè lo scopo, il bene comune per cui lavorare insieme: 2013, Italia, Repubblica democratica fondata sul lavoro.