2. Il primo bene comune è la stessa esistenza in vita: essa non appartiene solamente di diritto al titolare della medesima, ma a tutti coloro che gli sono prossimi per parentela, geografia, legami sociali o culturali.
3. A ciascun essere umano e ai suoi familiari devono essere garantiti gli approvvigionamenti minimi di aria, acqua, cibo, vestiario, abitazione, al fine di condurre una vita umana degnitosa.
4. Tra i beni comuni, oltre quelli primari, appena citati, si devono elencare molti altri beni, che elenchiamo per secondi, in quanto sono tutti necessari per garantire i primi:
- il suolo fertile,
- le foreste,
- i ghiacciai, i fiumi, i laghi, i mari, gli oceani,
- la biodiversità,
- l'energia,
- la cultura,
- l'informazione,
- l'educazione,
- la salute,
- le relazioni umane,
- i legami sociali,
- le formazioni politiche,
- le religioni,
- l'etica,
- la morale,
- la pace,
- la giustizia ...
Non ho elencato Libertà, Eguaglianza e Fraternità, perché, a mio parere, questi sono da intendersi più come principi fondanti irrinunciabili e la loro abbondante fioritura come risultato della condivisione dei beni comuni.
L'umanità può essere considerata una famiglia allargata per cerchi concentrici, si parte dalla famiglia naturale, comunque sia composta, si passa attraverso le varie comunità, locale, nazionale, continentale e si arriva al livello mondiale: noi apparteniamo a tutte queste comunità, nessuna esclusa. Non è forse vero che alcuni di noi mangiano il sushi e alcuni di loro mangiano la pizza? Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa sei!
Molto utile la nota di chiarimento e approfondimento su questo tema che ci giunge da Antonio Maria Baggio, sull'ultimo numero di "Nuova Umanità":
I "principi non negoziabili": verità e strumentalizzazioni
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