"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

giovedì 5 luglio 2012

La televisione

Il dilagare del mezzo di comunicazione televisivo nelle ultime decadi è andato di pari passo con la crisi dei quotidiani, il calo dei lettori di libri e, più in generale, con un calo generalizzato della percentuale di popolazione che produce vera cultura o che la coltiva quale fruitore abituale.

Questo fenomeno è stato giudicato, da vari commentatori, come un segnale negativo.

Se poi guardiamo a come vanno le cose nel mondo dell'economia e della finanza, se analizziamo gli andamenti demografici, se osserviamo la biodiversità naturale attorno a noi, i cambiamenti climatici, la scarsità delle risorse ... dobbiamo ammettere che la lancetta del bilancio sociale dell'umanità è stabilmente puntata nella zona rossa da molti decenni.

E pare non schiodarsi da quella posizione.

La domanda alla quale rispondere oggi è questa: la televisione come mezzo di comunicazione di massa, conformista, poco critico e molto autoreferenziale, infarcito di pubblicità, porta una qualche responsabilità per questo stato di cose?

Noi, in famiglia, abbiamo rinunciato da tempo a guardare la TV, un po' per scelta, un po' perché costretti dalla bassa qualità dell'offerta. Guardiamo solo film in DVD e solo quelli che piacciono a noi.

E quando, a casa di parenti, amici o in locali pubblici, ci capita di rivedere qualche programma TV, ci rendiamo conto di quanto la nostra vita fosse fortemente condizionata dai messaggi trasmessi alle nostre orecchie ed inoculati nel nostro cervello mediante la visione di certi spettacoli.

Non tutto è TV spazzatura, ovviamente, ma il fetore che emana oggi dal mondo dello spettacolo televisivo è talmente alto che ritengo difficile, se non impossibile, mantenere un'autonomia e una serenità di giudizio nei confronti dello stile di vita che ci viene quotidianamente proposto attraverso questo mezzo.

Siamo scandalizzati ... eppur condizionati.

Allora ... se il tuo video ti scandalizza, cavalo!

E se il tuo telecomando ti condiziona, buttalo!

Non pretendiamo di insegnare nulla a nessuno, noi siamo persone qualunque.

Il giudizio sui comportamenti, lo stile di vita adottato, le scelte operate non spetta a noi.

Però di una cosa siamo convinti: di esserci liberati da quella che è diventata una vera e proprio forma di moderna schiavitù (e sulla quale si può trovare una letteratura ed una filmografia inesauribile).

P.S.: per rimanere collegati e comunicare, in maniera certamente più attiva e responsabile, ci sono mezzi più idonei della TV, ad esempio la radio e la rete internet.

1 commento:

  1. La TV ci fa dimenticare anche la nostra salute per stare troppo tempo lì... a guardare programmi che non rispecchiano nessuna delle bellezze del vivere al contatto con la natura.

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