“Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita
di un livello di apatia da parte di individui e gruppi. In passato
(prima degli anni’60, nda) ogni società democratica ha avuto una
popolazione di dimensioni variabili che stava ai margini, che non
partecipava alla politica. Ciò è intrinsecamente anti-democratico,
ma è stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di
funzionare bene”. (Samuel P. Huntington, The crisis of
Democracy, Trilateral Commission 1975)
Ed è proprio questa l'apatia che fu indotta sulle masse
dell’Occidente, per mezzo di una operazione massmediatica enorme e
dell’esplosione del consumismo, deviandole in tal modo
dall’attivismo democratico, drogandole così che non vedessero più
i loro reali bisogni e i loro diritti. (Paolo Barnard, Il più
grande crimine, 2011)
“Potrà una società che si è così gettata su una eccessiva
commercializzazione funzionare ancora come una democrazia
deliberativa? Potrà il pubblico ancora trovare e sviluppare la sua
voce sovrana? O, viceversa, il suo carattere è stato così
profondamente trasformato dai media commerciali da stroncarne per
sempre l’abilità di partecipare alla vita pubblica?”(David
Bollier, Silent Theft, Routledge 2003)
“La storia del successo della democrazia…sta
nell’assimilazione di grosse fette della popolazione all’interno
dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe
media”.Cosa vuol dire? Significa che se si vuole uccidere la
democrazia partecipativa dei cittadini mantenendo in vita l’involucro
della democrazia funzionale alle elites, bisogna farci diventare
tutti consumatori, spettatori, piccoli investitori. L’involucro
della democrazia fu salvato, il suo contenuto, cioè noi cittadini
partecipativi, fu annientato. (Paolo Barnard, Il più grande
crimine, 2011)
“I governi evitino di credere che il progresso che hanno reso
possibile per grandi masse di cittadini deve ora essere disfatto
perché è scomodo per alcuni. Va evitato di credere che un po’ più
di disoccupazione, un po’ meno istruzione, un po’ più di
disciplina e un po’ meno libertà di espressione renderanno il mondo
un luogo migliore, in cui sarà possibile governare con efficacia.
Invero, credo che questo tentativo di riportare indietro il progresso
della storia per ricreare lo stato di cose che ci siamo
fortunatamente lasciati alle spalle è in molti aspetti incivile,
davvero primitivo”. (Ralf Dahrendorf, in appendice a The crisis
of Democracy, 1975)
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