"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

lunedì 30 gennaio 2012

A proposito del Piano Regolatore Comunale

Immaginiamo che la cittadinanza fosse chiamata, attraverso gli strumenti della Democrazia Diretta quali il referendum deliberativo o la proposta di legge popolare, a decidere della bontà del PRC licenziato dal Consiglio comunale ... ci potrebbe ancora capitare, passeggiando nel nostro quartiere, di dover gettare gli occhi su uno spettacolo siffatto?


o, piuttosto, ci aspetteremmo di vederne uno completamente diverso?

Che sarà di questa casetta rurale tra qualche anno o tra qualche mese?

E' vero che la cittadinanza, presa nel suo insieme, è, a dir poco, incompetente in merito all'urbanistica, essendo la maggior parte di noi incapace di veder chiaro oltre l'uscio di casa.

Ma proviamo ad immaginare il caso, non impossibile da realizzare, che ci fossero date tutte le informazioni necessarie per valutare correttamente quali siano le scelte migliori per preservare i beni comuni del territorio, cioè i beni architettonici, le zone agricole, le zone umide, i fossi e i boschetti.

E come sarebbe possibile, direte voi?

Mediante assemblee pubbliche, a mezzo stampa, sul sito del Comune, presso le scuole e le parrocchie e tutti gli altri mezzi di comunicazione che la tecnologia oggi mette a disposizione, con questo garantendo coi fatti l'accesso ai dati, la conoscenza del merito delle questioni e il diritto di parola a tutti.

Saremmo in grado, tutti insieme, di prendere una decisione accettabile?

Noi crediamo di sì.
Certo, questo processo richiederebbe l'impiego di tempo e risorse, necessiterebbe di impegno e fatica, personale e collettiva.

Ma se fossimo intimamente convinti che da questo processo ne derivasse un maggior benessere per tutti, chi avrebbe il coraggio di affermare che sarebbe una via sbagliata, che sarebbe uno spreco?

Pensiamo invece cosa significa, oggidì, affidare i beni comuni alla decisione di un Consiglio comunale dove siedono una ventina di persone che, nella migliore delle ipotesi, rappresentano interessi di parte, cioè sindacati, associazioni e comitati vari, lobby del commercio e dell'industria, portatori di interessi immobiliari, il tutto condito con formazioni politiche che si definiscono "partiti" (appunto organizzazioni "di parte") ... pensiamo davvero che questa miscellanea di potentati offra garanzie di imparzialità, di efficienza, di autorevolezza?

E non dimentichiamo che molti Consigli comunali, a causa del processo elettorale maggioritario che ha portato alla loro costituzione, rimangono ostaggio del Sindaco e della sua maggioranza e non hanno più alcuna possibilità di intervenire sulle delibere della Giunta comunale da lui presieduta, visto che si compone di assessori da lui nominati e, alla bisogna, revocabili.

Per cui, spesso e volentieri, ci si ritrova con un uomo solo al comando!

Bella democrazia, davvero ... delegare sui beni comuni non giova più a nessuno, qui ci vuole una bella PRESA DIRETTA ...

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