La Grecia compriamocela noi
Siamo andati a leggere il manifesto del movimento di opinione che è nato, sul sito www.europeancommongoods.org, che inizia così:
La crisi che colpisce l'economia mondiale e di conseguenza l'euro in questi mesi richiede una risposta radicalmente diversa da quelle attualmente programmate e realizzate. Il modo in cui l'Europa, i suoi governi e gli elettori si occuperanno della crisi greca creerà un precedente importante per la prossima crisi ed i connessi rischi di default nazionali.
Sembra scritto per l'Italia di adesso!
E chi troviamo tra i promotori? Domenico Finiguerra, il Sindaco che ha dichiarato stop al consumo di territorio, e Leonardo Becchetti, l'economista della felicità.
Abbiamo sottoscritto, perché, come recita il succitato manifesto, anche
- Noi crediamo fortemente, ispirati da una visione politica ed etica nonché dall’esperienza pratica, che le politiche pubbliche non possono solo limitarsi a regolamentare il neolaissez-faire, a sostenere interessi privati in nome di una presunta competitività nazionale o limitarsi a ridistribuire un reddito in diminuzione.
- Le politiche pubbliche devono tutelare gli interessi pubblici , sotto controllo democratico, il che significa che hanno il compito di promuovere beni pubblici e investimenti a lungo termine, sostenuti da una gestione efficiente e da una tassazione sensata che tenda al bene della società.
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