"io decido X Albignasego" è il nome del movimento civico che vuol dare la parola ai cittadini di Albignasego, comune della provincia di Padova ... e non solo!

domenica 13 novembre 2011

Perché Berlusconi si è dimesso e appoggia il Governo Monti

Silvio Berlusconi non ha mai voluto diventare un politico.

Fin dalla sua prima discesa in campo, era così evidente che egli si sarebbe imprestato alla politica, e questo per una sola causa:
difendere le sue aziende, la sua famiglia, il suo stile di vita, la sua persona, i suoi sodali, dall'attacco dei nemici di sempre, i comunisti, e poter, in tal modo, continuare ad alimentare la crescita del suo ego.

Così gli elettori, resi inconsapevoli dalla propaganda TV che imperversava da anni, hanno posto un mostruoso conflitto di interessi privati in capo al Governo della Repubblica.

Finché il contesto dei mercati internazionali e delle agenzie sovranazionali ha favorito il grande capitale, ha sostenuto il liberismo economico, ha utilizzato la leva finanziaria per far crescere (artificiosamente) l'economia globalizzata, tutto è andato bene: l'interesse privato del Presidente del Consiglio coincideva con quello dei mercati internazionali.

Ma poi è arrivata la crisi dell'Euro, e Berlusconi ha commesso il primo errore di appoggiare le folli dichiarazioni anti-europeiste dei suoi alleati Leghisti (e di una parte della destra storica italiana).

Poi ha commesso il secondo errore di farsi amico di Gheddafi e di Putin, sdoganandoli a tutti i livelli come grandi statisti, strateghi e uomini potenti in affari e in governo.

Infine è arrivato il risultato referendario dello scorso giugno, che ha messo in mora la privatizzazione della gestione dell'acqua, lo sfruttamento dell'energia nucleare e le leggi ad personam in materia di giustizia.

Una evidente sconfessione pubblica (sostenuta dal 52% dell'intera base elettorale) del programma di governo.

A quel punto onestà intellettuale e rispetto per i valori costituzionali, democratici e repubblicani avrebbero richiesto che si dimettesse, per avviare una nuova fase, invece ha commesso l'ultimo, gravissimo errore, di resistere al suo posto, contro ogni evidenza, contro la volontà popolare chiaramente espressa.

Da quel momento il Governo, impossibilitato a realizzare il programma per cui era stato eletto, non è più riuscito a varare un provvedimento adeguato all'incalzante crisi finanziaria.

I valori dei titoli di stato italiani scambiati sul mercato secondario hanno iniziato la discesa, chiaro sintomo che gli investitori, che sono precipuamente enti e società internazionali, non si fidavano più del governo italiano.

Gli stessi che avevano innalzato il cavaliere a salvatore della Patria (per loro rappresentata dal denaro a buon mercato) l'hanno disarcionato e hanno proposto di insediare al suo posto uno dei massimi mentori dell'economia di mercato, stimato europeista, Mario Monti.

Poteva opporsi Silvio Berlusconi a questo ultimo atto?

Assolutamente no.

In fondo, in cambio del suo appoggio al prossimo Governo Mario Monti, ha ottenuto ampie rassicurazioni che i suoi personali interessi non correranno pericoli, anzi, da un recupero della fiducia dei mercati internazionali e delle Istituzioni europee nei confronti dell'Italia, le sue aziende, le sue finanze, i suoi familiari, i suoi sodali, non potranno che trarre benefici su benefici.

Cosa si può suggerire agli italiani in questa contingenza?

Prestate attenzione ai beni comuni, vigilate, informatevi, controllate, perché la speculazione finanziaria sta valutando cosa si può ricavare ancora da un paese in crisi come il nostro, con un'opinione pubblica molto divisa e disorientata.

Gli obiettivi possono essere tanti: quel che rimane, ed è ancora parecchio, dell'agricoltura nostrana di qualità, le risorse idriche rimaste in mano pubblica, il business dell'asporto rifiuti, il trasporto pubblico locale, la sanità, le scuole, l'università, l'industria del turismo, i beni architettonici e culturali, i beni ambientali (le foreste, i laghi, le montagne, le coste, le isole), quel che rimane del commercio al dettaglio e all'ingrosso e molto altro ancora ...

Tenete gli occhi aperti e state in campana, perché non ci debba capitare di passare dalla padella alla brace!

2 commenti:

  1. Siamo o no il BEL PAESE???!!!

    Certo che a dire il vero "sembra" un diabolico piano delle banche al fine di mettere i loro maggiori esponenti alla guida di interi stati... Prima in Grecia adesso in Italia ... chi sarà il prossimo?? Mah staremo a vedere...
    Saluti Nicola

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  2. L'ipocrisia impera e si ammanta di idolatria.
    Proporre se stessi come modello di successo per un'intera nazione può offrire grandi vantaggi, ma può esporre a cadute rovinose, soprattutto quando il popolo non si rivela all'altezza del leader.
    Mario Monti appare come persona seria, sobria, intelligente ed esperta.
    Certamente proverà a far pagare le tasse a tutti in proporzione alle loro capacità.
    Questo dobbiamo accettarlo!
    Non c'è salvezza al di fuori di questo: ognuno dia il suo contributo per il bene comune.
    Ci è stato imposto con una manovra di palazzo?
    Ma dove credevamo di arrivare con questa finanza allegra?
    Questo è un paese dove molti pretendono e prendono per sé mentre pochi danno. Il bilancio è negativo!
    Ciao

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